
Domenica 13 dicembre, alle 13 presso la Chiesa Maria SS. del Rosario di Salerno Mariconda, è stato organizzato il “pranzo di dicembre” a favore dei meno abbienti. Volutamente scelta una data non vicinissima alle ricorrenze natalizie, per ricordare quanto “la fame del nostro vicino” – parola d’ordine del Gran Maestro del nostro Ordine S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie – sia purtroppo quotidianamente attuale, senza che ce ne si ricordi soltanto in occasione delle festività.
Il pranzo è stato organizzato d’intesa con la Humanitas, il cui Presidente Rosario Schiavone, insieme al Reverendo Don Angelo Barra, Parroco della Chiesa, ha accolto la Delegazione Costantiniana formata dal Delegato Pierluigi Sanflelice di Bagnoli, accompagnato da Valeria Pessetti, Giuseppe D’Amico, Maurizio Barbato, Giuseppe Gambina e Gaetano Locci.
L’iniziativa è stata molto partecipata: hanno infatti provveduto al reperimento delle derrate i benemeriti Michele e Dafne D’Amico, Maurizio Ulino, Antonio Di Lauro, Leonardo Rapuano, Luigi Mirra, Nicola Berardinis, Roberto Bivona, Francesco Calicchio, Carmine Ziccardi, Antonio Di Iorio, Ennio Corona, Ugo Funaro, Carmine Puzo, Antonio Carlucci, Nicola Pennacchio, Maurizio Tomo, Dario Di Nunno, Daniele Notartommaso, Carmine Pinto, Daniele Petti, Giovanni Cimmino, Alfredo Pietraroia, Vincenzo Petrarca, Luigi De Alescandris, Domenico Attanasio, Giuseppe Di Nonno, Carmelo Filangieri, Domenico Trombetta.
La “Humanitas Soccorso Italia Onlus” è riuscita così ad organizzare un pranzo per 350 ospiti, grazie all’ottimo e generoso lavoro svolto dal suo “Corpo Internazionale di Pubblica Assistenza”, molto apprezzato in Italia e all’estero.
La Delegazione Costantiniana ha raccolto 5 quintali di pasta offerta dal Pastificio la Molisana – e in particolare dal dottor Flavio Ferro – 340 panettoni e 180 confezioni da 200 grammi di fichi ricoperti di cioccolato dell’azienda “Torre” di Giuseppe Oricchio di Torchiara; Giuseppe Spina si è meritoriamente fatto carico del trasporto di tutte le derrate. Un grazie particolarissimo va al Cavaliere Giuseppe D’Amico per avere organizzato e diretto la gran parte della raccolta.
Al pranzo era presente anche il Confratello Onorevole Alfonso Andria, e il Consigliere Comunale Luigi Bernabò, insieme all’ingegnere Massimo Canestro e tanti altri.