25 gennaio 2014 ore 11, Basilica di Santa Chiara, Beatificazione di S.A.R. Maria Cristina‏ di Savoia

Tra gli eventi più fausti della sua storia secolare, il Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta di Voltri, che oggi è la VII Municipalità di Genova, annovera le nozze regali, celebratesi il 21 novembre 1832, tra il Re delle Due Sicilie Ferdinando II e la Principessa Reale Maria Cristina di Savoia, settimagenita ed ultima figlia del Re di Sardegna Vittorio Emanuele I e dell’Arciduchess d’Austria Maria Teresa, nipote dell’Imperatore Francesco I e sorella della Duchessa di Modena e Reggio Beatrice, dell’Imperatrice d’Austria Maria Anna e della Duchessa di Lucca e di Parma. Nata  il 14 novembre 1812 a Cagliari poiché gli Stati di terra ferma del Regno di Sardegna erano occupati, l’anno successivo alla morte del padre la Principessa Reale Maria Cristina di Savoia si trasferì con la madre e due sorelle a Genova, nel palazzo Grimaldi, acquistato poi da Giovanni Andrea Doria per il figlio cadetto Carlo, Duca di Tursi, al quale si deve l’attuale denominazione. Questa è la più grandiosa residenza privata eretta all’interno delle mura cittadine nel Cinquecento, esempio elegante di architettura manierista e rappresenta il culmine del fasto residenziale dell’aristocrazia genovese. L’edificio è sede del Comune di Genova dal 1848. Devota di Maria Santissima degli Angeli, Maria Cristina si recava frequentemente al grande santuario voltrese dell’Acquasanta. Maria Cristina aveva trascorso a Genova l’adolescenza e la giovinezza. Era nota in città per la sua generosità e religiosità, tanto che i poveri si rivolgevano a lei con fiducia. Molti genovesi la  vedevano passare per le strade che conducevano alle chiese principali: San Lorenzo, la Cattedrale, la Maddalena, le Vigne, S. Siro e S. Ambrogio. Più volte saliva al Santuario della Madonnetta, sulle alture di Genova, dove la madre preferiva far celebrare i riti funebri a suffragio del defunto Re. Il matrimonio della futura penultima Regina delle Due Sicilie ha importanza nella storia del Santuario non tanto per l’alto grado sociale dei contraenti, quanto per il fatto che Maria Cristina, sin da giovanissima e poi in seguito, fu considerata come una “Santa”. La Chiesa la dichiarò venerabile per le sue insigni virtù di carità, umiltà e sacrificio Più volte Maria Cristina aveva espresso il desiderio di ritirarsi in convento, specialmente dopo la morte della madre, avvenuta a Genova il 29 marzo 1832. Però fu subito chiamata alla Corte di Torino dal nuovo Re di Sardegna, Carlo Alberto, capostipite del ramo dei Savoia-Carignano. A vent’anni la Principessa andò sposa al Re delle Due Sicilie per ragione di Stato. Il mattino del 21 novembre 1832 era freddo e brumoso. Il giorno prima, il contratto nuziale era stato firmato a Genova, nel Palazzo Ducale. Per il lutto recente la sposa aveva desiderato scegliere una chiesa fuori città. La cerimonia poi sarebbe dovuta essere intima e sobria. Le nozze furono celebrate dal Cardinal Morozzo, Vescovo di Novara. Accompagnavano gli sposi il Re Carlo Alberto e la consorte, la Regina Maria Teresa – figlia del Granduca di Toscana Ferdinando III della Casa di Asburgo-Lorena – la Regina vedova di Carlo Felice, Maria Cristina – figlia del Re delle Due Sicilie Ferdinando I e dell’Arciduchessa d’Austria Maria Carolina – il Principe Scilla, il Principe di Bassignano della corte di Napoli ed altri dignitari. Per la circostanza il Sindaco di Genova, Francesco Lamba d’Oria, aveva elargito la somma di lire diecimila, destinata in parte alle giovani maritande e in altra parte alle luminarie ed alla serata di gala che si tenne alla Villa Duchessa di Galliera in Voltri. Dopo cinque giorni, Maria Cristina partì da Genova sulla nave Regina Isabella alla volta di Napoli, dove venne accolta con grande entusiasmo. Ben presto si rivelarono a tutti le sue eccezionali doti di bontà e di dolcezza. La Regina divenne tanto popolare che i genitori andavano dicendo alle loro figlie: “Possa tu addivenire buona e santa come la nostra reginella”. Purtroppo quella sua presenza tra il popolo di Napoli fu troppo breve: durò soltanto tre anni e due mesi. Poco dopo aver dato alla luce il suo primogenito, il futuro Re Francesco II, per le gravi conseguenze che si determinarono, cessava di vivere, il 31 gennaio 1836, alla sola età di 23 anni! La pianse tutto il popolo ed era voce comune che fosse morta una santa. La Chiesa raccolse la testimonianza unanime del popolo partenopeo ed introdusse la causa di beatificazione. Fu dichiarata “Venerabile” con un decreto sottoscritto dal Beato Pio IX il 9 luglio 1859. Il 25 gennaio 2014 è dichiarata “Beata” nella Basilica di Santa Chiara con una solenne Celebrazione organizzata dall’Arcidiocesi di Napoli, dall’Associazione Convegni e Cultura Maria Cristina di Savoia,  e dai Frati Minori della Provincia Napoletana del SS. Cuore di Gesù.  Ad intervenire alla beatificazione saranno le Case Reali Borbone e Savoia, oltre ai parenti stretti; sono quindi previsti – oltre ai nostri Principi Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie accompagnati dalle figliolette donna Maria Carolina e donna Maria Chiara – S.A.R. la Principessa Donna Beatrice di Borbone delle Due Sicilie; S.A.R. il Principe Don Casimiro di Borbone delle Due Sicilie; S.A.R. la Principessa Donna Maria Cristina di Borbone delle Due Sicilie; Suor Elena Sofia di Borbone delle Due Sicilie; S.A.R. la Principessa Anna Cecilia di Borbone delle Due Sicilie con il consorte Conte Rodolphe de Causans e le figliole; S.A.R. la Principessa Marie Annunziata di Borbone delle Due Sicilie con il consorte Conte Creuts e le figlie; Carolina di Borbone delle Due Sicilie Baumbach insieme al marito Andreas Baumach e i figli Fred, Annunziata, Sophie e Charlotte. Della Famiglia Borbone delle Due Sicilie proventienti dalla Spagna partecipano alla celebrazione S.A.R. la Duchessa di Calabria; LL.AA.RR. il Duca e la Duchessa di Noto; S.A.R. il Duca di Capua; S.A.R. la Principessa Doña Ines de Borbon Dos Sicilias y Orleans – Carelli Palombi ; S.A.R. la Principessa Doña Teresa de Borbon Dos Sicilias y Borbon Parma; Doña Beatriz Moreno y de Borbon Dos Sicilias.  La Famiglia Savoia è rappresentata da S.A.R. il Duca e la Duchessa di Aosta; da S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, con la figlia Madame Elisabeth de Balcany e il marito Olivier Jeansens insieme ai loro tre figli. La Famiglia Reale di Jugoslavia è rappresentata da S.A.R. il Principe Serge di Jugoslavia; la Famiglia Reale del Portogallo da S.A.R. il Duca di Bragança e da Doña Raquel de Heredia. La Famiglia Imperale e Reale d’Austria è presente con S.A.I.R. l’Arciduca Martino d’Austria- Este; S.A.I.R. l’Arciduchessa Martino d’Austria-Este; S.A.I.R. il Principe Simeon d’Austria; S.A.I.R. Maria d’Austria; S.A.I.R. la Contessa Marie Beatrice d’Austria-Este Riprand – Arco von un zu Zinnenberg; S.A. la Contessa Margherita Arco. Le Autorità dell’Ordine Costantiniano presenti sono S.E. il Marchese e la Marchesa Aldo Pezzana Capranica del Grillo, Gran Cancelliere S.M.O.C.; S.E. l’Ambasciatore Nobile Giuseppe e donna Adriana Balboni Acqua, Segretario Genenerale della Real Casa e dello S.M.O.C.; S.E. il Marchese e la Marchesa Giuliano Buccino Grimaldi, Presidente A.N.C.C.I. I  Delegati dell’Ordine Costantiniano presenti sono  S.E. il Marchese Pierluigi e donna Nunù Sanfelice di Bagnoli, Delegato per Napoli e la Campania; S.E. il Principe Sforza e donna Maria Pia Ruspoli, Delegato per Roma e il Lazio; S.E. il Principe Don Augusto e donna Tana Ruffo di Calabria, Delegato per Milano e la Lombardia; S.E. il Conte e la Contessa Niccolò Caissotti di Chiusano, Presidente dell’Associazione Monegasca; Mr. e Mrs. Anthony Bailey, Delegato per la Gran Bretagna; il Nobile Comm. Dott. Claudio Marciano di Scala, Delegato per la Repubblica di San Marino; il Nobile Dottor Girolamo de Lucia, Delegato per la la Terra di Lavoro; il dott. Paolo e la Signora Bellieni, Delegato per il Triveneto.  Al termine della cerimonia religiosa, un rinfresco nel complesso monumentale di Santa Chiara, offerto agli ospiti dalla Presidente dell’Associazione Stefania Rolla Pensa.