3 giugno, Scomparsa del Conte Don Alessandro d’Aquino di Caramanico

Mercoledì 3 giugno è scomparso il Conte Don Alessandro d’Aquino di Caramanico, dei Principi di Caramanico, Patrizio di Benevento, Patrizio Napolitano, Nobile di Taranto, nato il 13 settembre 1928, Gran Croce di Giustizia del nostro Sacro Ordine.

Don Alessandro è stato Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli sezione Campania; Presidente del F.A.C.N.-Federazione Associazioni Culturali Napoletane; Presidente della Commissione Araldico Genealogica delle Province Napolitane; Membro del Governo del Pio Monte della Misericordia; Deputato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Cavalieri Costantiniani, Ente di Diritto Pubblico.

Illustre studioso, Archivista, ha donato al Pio Monte della Misericordia il suo archivio contenente tra l’altro una vasta bibliografia Araldica, pergamene e libri rari.

Un sentimento forte di gratitudine si innalza dal Delegato di Napoli, dal Consiglio e dalla Delegazione tutta, memori di quanto il Conte d’Aquino ha fatto a favore dell’Ordine. Un ricordo commosso e le condoglianze più sentite vanno alla consorte, Contessa Lidia, Dama di Giustizia, e alla famiglia tutta.

Il nostro Delegato, Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, ha trascorso un lungo periodo collaborativo con Don Alessandro, periodo vivace anche sotto il profilo dell’interscambio di relazioni umane;  “il suo numero di telefono è uno dei pochissimi che ricordo ancora a memoria – ricorda commosso Sanfelice – e quando lo chiamavo al telefono, filtrato dall’onnipresente segreteria, iniziavo a scandire lentamente il mio nome e le ragioni della telefonata, cosicché avrebbe avuto il tempo di capire bene chi fossi e cosa desiderassi: mi “accusava”, infatti, di essere telegrafico e che non faceva a tempo ad alzare la cornetta che io avevo terminato la telefonata”. Ne ridevamo spesso insieme!  I suoi nipotini dei quali mi parlava spesso gli hanno allietato la vita, e così l’affetto delle sue figlie e ovviamente di Lydia sua moglie e compagna di una intera vita. A nome di tutti i Cavalieri e Dame dell’Ordine, dichiaro che Tu – caro Alessandro – sei stato una presenza imprescindibile per la conoscenza dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e per il tuo attaccamento a Casa Borbone delle Due Sicilie. Abbiamo riso molto insieme ed io sono di quelle persone che restano colpite dal sorriso: ebbene,  il tuo lo ricorderò sempre”, conclude Pierluigi Sanfelice.