27 novembre, in visita presso la città di Sant’Antonio Abate

La cittadina di Sant’ Antonio Abate – il cui nome trae origine dalla venerazione verso il Santo patrono del luogo, la cui festa si svolge il 17 gennaio, e vanta inoltre tradizioni artigianali, gastronomiche e di spettacoli folcloristici – si è costituita quale comune autonomo nel 1925, distaccandosi nel 1929 dal sovrastante Comune di Lettere.

Il suo territorio è stato abitato da popolazioni indigene e di origini indoeuropee come gli Opici, gli Osci, gli Etruschi, i Sanniti, i Campani ed i Romani. La civiltà di questi ultimi è documentata da numerosi reperti archeologici, riportati alla luce in loco e visitabili.

Di particolare importanza storica è stato lo scontro finale della guerra Gotico-Greca, avvenuta in territorio abatese e risoltasi con la diaspora dei Goti e la morte del loro re Teia.

Dopo un oscuro periodo di abbandono fino all’ anno Mille, il villaggio ha conosciuto, a partire dall’XI secolo, una lenta ripresa economica grazie alla bonifica delle zone paludose, un tempo molto estese, favorita anche dalla nascita, intorno al XV secolo, delle prime Masserie che hanno costituito il nucleo del vecchio “Borgo di Sant’Antonio”

Nei secoli successivi il paese si è sviluppato fortemente, fondando il suo benessere dapprima sull’agricoltura e poi sulle attività ad essa connesse.

Negli ultimi decenni l’economia si è concentrata soprattutto sul settore industriale della trasformazione del pomodoro e delle colture specializzate in serre che hanno comportato anche lo sviluppo delle attività del terziario.

Questa mattina il nostro Delegato, nell’ambito delle sue attività istituzionali, si è recato a fare visita al primo cittadino del Comune di Sant’Antonio Abate, il Dott. Antonio Varone – giovane Sindaco di questo dinamico Comune – che svolge l’attività professionale di neurologo e neurochirurgo.

Il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, accompagnato dalla Dama di Merito Dottoressa Concetta Battimelli e dal Benemerito Signor Vincenzo Staiano, ha commentato le attività del nostro Ordine in campo umanitario, ha evidenziato quelle messe in essere in favore dei più deboli e ha inoltre accennato ai programmi della Delegazione, fra i quali l’esigenza di creare in Campania delle rappresentanze nei vari Comuni, al fine di replicare le attività che vengono svolte dai nostri Cavalieri a Napoli.

Al termine del simpatico e promettente colloquio, il Delegato e gli accompagnatori si sono accomiatati dal Sindaco, salutando lo staff del Comune, ripromettendosi tutti di creare i presupposti per un prossimo e più approfondito incontro.